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Quo usque tandem? “Francesco Paolo d’Auria”

26,00

Quo usque tandem?

(CRIMINI DIMENTICATI)

Francesco Paolo d’Auria

COD: 978-88-7557-429-1 Categoria: Tag: ,

Descrizione

Il Volume: Vien detto è ripetuto che: “La Storia la scrivono i vincitori” intendendo che la Verità, o meglio una “Verità”, forzatamente coniata e imposta, diventa appannaggio del vincitore a scapito del vinto. Non si può condividere questo assunto! Per definizione la Storia è la narrazione verace dei fatti accaduti, nel tempo, alla Umanità ed è patrimonio della stessa Umanità e, come tale, deve essere ricercata, con tutti i mezzi di indagine, e difesa! L’ esprimere giudizi, quindi, in modo apodittico è segno di infinita arroganza oltre che di abissale ignoranza. Le colpe delle sanguinose guerre del XX secolo sono state attribuite, prima alla coppia Hitler Mussolini. Avendo scovato i colpevoli ed avendoli severamente puniti, il problema sembrava risolto! È noto che nella Seconda Guerra Mondiale, così come nella Prima Guerra Mondiale, sono stati commessi una infinità di crimini che non fanno onore al senso di civiltà e di umanità di cui il genere umano dovrebbe essere apostolo. Ma la II Guerra Mondiale, per la prima volta nella storia, ha visto i tribunali dei vincitori, analizzare, fin nei minimi dettagli, i crimini commessi dai vinti. Per costoro non c’è stato scampo alla condanna né tribunale di appello; i crimini a loro attribuiti sono stati oggetto di una infinita serie di pubblicazioni, di milioni di libri, migliaia di film, conferenze, studi storici. Allo stesso tempo, ciò facendo, si sono nascosti i crimini commessi dai vincitori e i documenti relativi. È stata, in tal modo, nascosta al mondo la Verità e, in molti altri casi, la Verità è stata deliberatamente travisata, coartata, violentata.

In particolare, la condotta politica degli Stati Uniti, dall’intervento nella Prima Guerra Mondiale ad oggi, non ha fatto che mortificare la sua stessa essenza di Stato fondato su imprescindibili valori ideali quali la libertà, la democrazia e la trasparenza, il rigore protestante e la solidarietà umana, nel contempo violando palesemente proprio quei sacrosanti principi e ideali, solennemente affermati e ribaditi alla noia, compiendo atti di prevaricazione, di immane violenza, arbitrio e malvagità.

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